I figli so’piezz’e’core: Avercene di feste cosi’, e di gonfiabili anche
WARNING: Questo post contiene dei pericolosi SPOILER di esperienze genitoriali, tutti coloro che non hanno figli, o che li hanno ma tanto è uguale, sono pregati di non procedere oltre con la lettura.
Da quando è nata mia figlia, il giorno del suo compleanno è diventato un punto di svolta nella mia esistenza. Non tanto per l’evento di per sè importante, quanto per l’hype che comporta e il bagaglio di stress che induce nel quarantenne.
Io, se dieci anni fa mi avessero detto che mi sarei smazzato un impegno del genere, probabilmente ci avrei riso sopra molto forte. Avrei fatto una finta di corpo e poi sarei scattato sulla fascia, diretto come un fulmine verso la porta avversaria. L’avrei superata e mi sarei imbucato nel tunnel correndo fuori dallo stadio, facendo perdere per sempre le mie tracce, chè a malapena mi rifacevo il letto, figurarsi organizzare una pseudo sagra di paese con annessa gestione di un piccolo esercito di nani da guerra.
Fatto sta che invece eccomi qua; partyman involontario e domatore di animali feroci. La mia bella bimba compie gli anni e noi gli facciamo la più bella festa mai organizzata a memoria d’uomo, e ovviamente quell’uomo non sono io perchè mi dimentico tutto.
Noi siamo fortunati. Io e la signora Guidi viviamo tra le colline della lucchesia e spazio ne abbiamo a bizzeffe, quindi ecco lo spoiler:
Volete svoltare alla festa del terzo compleanno di vostra figlia riuscendo a parlare con qualcuno e trovando pure il tempo di mangiare qualcosa?
Volete concentrare le piccole minacce in un solo, unico punto per renderle più gestibili ed evitare attacchi a sopresa sui fianchi sguarniti?
Volete adottare una strategia efficace per tutta la durata del confronto, dall’attimo in cui si aprono le ostilità fino al momento in cui anche l’ultimo mini-ninja si sarà ritirato?

NOLEGGIA UN GONFIABILE, e la vita tornerà a sorriderti.
NOLEGGIA UN GONFIABILE, e sai cosa bevi (perchè finalmente ce la farai anche a bere).
belle Viola e la su’ mamma! ma un plauso d’onore anche alla maglietta “Bazinga!”