L’Inferno del Retrogaming dei Bit-elloni
Ieri, nell’inferno del retrogaming , siamo andati a fare due passi in un percorso di fede e ci chiedevamo: possiamo smaltire i peccati col jogging? Noi che non onoriamo il papà, non onoriamo la mamma. Noi che accidentalmente assassiniamo la gente e dopo una cena elegante all’improvviso fornichiamo?
Sembra proprio che la risposta sia negativa.
Del resto abbiamo fatto adulterio, mentito, rubato. Ci siamo continuamente toccati il pisello.
In attesa di una crema protezione totale contro il fuoco infernale ci toccherà restare nel fuoco eterno delle console fallimentari. Con gli onanisti, i comunisti, Gengis Khan e anche i Bit-elloni.
Chi l’avrebbe mai detto che saremmo finito all’inferno del retrogaming coi Bit-elloni?
Che poi a sentirla così sembra facile stare nell’inferno del retrogaming, ma poi se uno si ferma a pensare anche andarci non è che sia tanto semplice. Per esempio, A noi Cugini Del Terribile già il fatto di dover dire le cose insieme implica un martirio radiofonico.