Kenobit, il retrostreaming su VIDEOGIOCHI e le coliche renali
Prima o poi doveva saltar fuori il discorso su Fabio KENOBIT Bortolotti. Lo conoscete? Sicuramente no, ché siete vecchi dentro e c’avete una vita che manco Paolo Brosio. Io e quelli di THE RETROGAMES MACHINES invece, che com’è noto viviamo a duemila, ci abbiamo scambiato commenti sul gruppo un botto di volte e quindi possiamo dire: «Sì, noi a Fabio lo conosciamo BENISSIMO». Capito? Bene. Partendo da questo assunto leggo un suo tweet in cui dice che viene a suonare a Montelupo, in provincia di Firenze, ma adesso vi lascio a una sigletta atta a trasmettervi la fotta che avevo per andarlo a sentire…
Dunque Kenobit viene a suonare in Toscana, e a me, che tipo era un anno che lo tenevo d’occhio per poterlo ascoltare dal vivo, esplode il telefonino in mano. Comincio a contattare gli amici. Chiamo Zip Faster che sta a Firenze e mi dice che lui è già laggiù, cioè, proprio adesso, ORA! Mentre parlavamo lui era già davanti al Tesla Bar che lo aspettava, probabilmente col sacco a pelo e le razioni K.
Chiamo Giacomo Lucarini di Mondo Nerd, e mi dice un “Forse” talmente moscio che quando mi ha dato il pacco non ci sono neanche rimasto male (tanto lo ribecco alla cinema per PIXELS).
In casa sistemo la moglie dandole in pasto una svendita notturna allo store di Benetton, blindo la figliola settando i nonni su DEFCON 2.
«Fottesega», dico io. «A quel concerto ci voglio andare e ci vado!»
Arriva la fatidica sera, sono gasato a bomba. Il navigatore è impostato, la macchina fotografica professionale è carica, il serbatoio è pieno, le sigarette ho smesso, mi sono pure dato il gel! No, dico. Avete capito cosa ho detto? IL GEL! Mi sono messo il gel e niente mi può più fermare ormai.
Sulla soglia di casa bacio la moglie, bacio la figlia, esco in veranda sorridente e mi volto facendo ciao-ciao con la manina, due passi avanti e mi prende UNA COLICA RENALE.
Stramazzo.
Armonia con l’universo
Stramazzo come un cavallo sfiancato in preda ai dolori di un parto gemellare.
Mezz’ora dopo, quando l’ambulanza mi porta via tra gli spasmi, ho il ricordo di mia figlia di cinque anni che mi dice: «Ti ricorderò per sempre papà».
Sotto quel lenzuolo verde catarro mi tocco i coglioni.
Ora, io non voglio dire che se uno decide di andare a vedere Kenobit dopo gli viene il calcolo, e neanche che se i calcoli si accorgono che vai a vedere Kenobit allora vogliono uscirsene fuori, però mi rimane sempre questa incompiuta nella vita che è il fatto di non essere riuscito a sentire un concerto di Kenobit quando ne avevo l’opportunità.
Di Kenobit, però, per quei pochi BABBANI del mondo del retrogaming che ancora non lo conoscono, ci sono e ci saranno sempre i suoi interessantissimi streaming in diretta dal salottino buono di casa sua.
Vedete, Fabio, fiancheggiato dal compagno di mille avventure che è Andrea Babich, riesce sempre a toccare il cuore di noi vecchi retrogiocatori, e in special modo ci riesce stasera intervistando il padre fondatore di quel granitico monolite che è stata la rivista “VIDEO GIOCHI” del gruppo editoriale Jackson, RICCARDO ALBINI.
E allora, daje. Rendete omaggio a VIDEO GIOCHI e al Sig. Albini. Portate rispetto, merde.
Ci vediamo nel salotto del Kenobit, se non vengo preoccupatevi. Nel migliore dei casi mi sono ridato alla ragioneria e sono lì che faccio i calcoli.