L’easter egg di Atari Breakout: in google sono dei fottuti geni
Trentasette anni. Tanti ne sono passati da quando tu, A REAL BAMBORETTO, entravi nel fumoso circolo delle bocce vicino casa e ti abbarbicavi alla rotellina di quel cabinato che sembrava gigantesco. In realtà grosso lo era per davvero, ma solo perché eri un soldo di cacio che a malapena arrivava a sbirciare lo schermo col mento poco sopra il paddle. Dopo di giochi così ne hai visti parecchi e in tutte le salse, fino all’ultimo che ricordi con onore e rispetto; quell’ARKANOID che rientrò a pieno nella logica del cartellino appiccicato con il record scritto sopra a biro e una variegata quantità di cazzettini a fargli da cornice.
Chiusa questa doverosa parentesi, ecco che oggi Google ti fa una sorpresa: un easter egg nella sezione “immagini” che ti regala un tuffo al cuore e almeno un minutino buono buono di divertimento. Ecco come si fa:
Scrivi “Atari Breakout” nel campo ricerca e poi vai nella sezione immagini. Et voilà, il gioco è fatto (in tutti i sensi). Così Google ha voluto celebrare il lancio di questo gioco che lasciò il segno.
Per la cronaca, tra i creatori del primo Breakout (1976) troviamo il fondatore di Atari, Nolan Bushnell, e non solo: anche Steve Jobs diede il suo contributo. Volete sapere come?
Al tempo Jobs lavorava in Atari e gli venne chiesto di occuparsi del progetto fornendo un prototipo in soli 4 giorni. Quando “Breakout” era in fase di perfezionamento, Bushnell convocò Jobs nel suo ufficio e gli sottopose l’hardware della macchina. Disse che se lui avesse avuto dei miglioramenti da suggerire sarebbero stati ben accetti, e gli avrebbe pagato 100 dollari per ogni integrato che sarebbe riuscito a risparmiare. Steve accettò subito e passò la palla all’amico Wozniak che, sottoponendosi a una maratona senza sonno di 96 ore, produsse una scheda ottimizzata. In pratica quello che prima la scheda riusciva a fare con 50 integrati, dopo la cura “WOZ” riusciva a farlo usandone 30. Con “Breakout” Jobs tirò su 5000 dollari extra (dividendoli solo parzialmente con l’amico “Woz” che in pratica fece tutto il lavoro) , ma la Atari molti di più. Alla fine, però, la versione hardware di “Breakout” di Woz/Jobs non venne implementata dall’azienda per vari motivi, ma servì come modello per lo sviluppo successivo. Erano altri tempi quelli, quando i pionieri creavano cose che nessuno avrebbe dimenticato nei decenni successivi e Wozniak pedalava forte all’ombra di Jobs.
Adesso corri su “Google Immagini” e ritorna bambino. Atari Breakout ti aspetta!