Mi vendo: La presentazione di ERAVAMO SOLTANTO AMICI
Finalmente il fatidico giorno è giunto. Hai organizzato tutto nei minimi particolari. Sei pure andato a fare il sopralluogo, come se tu fossi il geometra. In realtà sei un perito elettrotecnico ma alla fine che differenza fa? Tanto sono tutti dei cialtroni questi periti. Quasi più dei geometri…quasi. Fatto sta che era tutto perfetto: il posto suggestivo, lo spazio capiente, il piccolo buffet per sfamare gli ospiti parecchio invitante. Tutto l’umanamente possibile l’avevi calcolato, per il super-umano ti stavi organizzando. Ed è proprio lì che è cascato l’asino.
Si perchè la presentazione è andata bene, tutto si è svolto come era stato ampiamente preventivato. La sala del bagno Balena 2000 l’hai riempita a tappo come da pronistici e il servizio Eventi di Facebook si è dimostrato fallace quanto una pretesa verginità di Jenna Jameson.
Ma se appena un giorno prima, durante il sopralluogo, ti guardavi intorno e il tempo era questo:

Piove, GOVERNO LADRO!
Per tutto ciò non hai potuto fare altro che maledire la famosa divinità egizia ANUBI, il DIO CANE protettore dei morti che sicuramente ci ha messo lo zampino nel rovinarti una così bella giornata, ma se da un lato tu lo detesti questo dio, dall’altro lo devi ringraziare, altrimenti non ci sarebbe stato spazio e la gente l’avresti messa in piscina.

Facce rassegnate e sconforto durante la proiezione della corazzata Potëmkin (che è una cagata pazzesca)
Comunque, come dicevi, la presentazione è andata a meraviglia, ti sei difeso alla grande. La tua presentatrice spalla Francesca Monica Campolo si è comportata con signorile professionalità e tu le sei andato dietro, confermando definitivamente l’alchimia che si era instaurata tra voi due e facendo impallidire la memoria di altre grandi coppie dello spettacolo tipo Sid & Nancy o Sulley & Mike.
Dopo un’iniziale tiepida diffidenza(tua personale per la verità) sei riuscito a fare breccia nel pubblico, tanto da regalare qualche degno siparietto salutato dai un tripudio di miccette da parte dei maschi presenti in sala, quando hai voluto controbattere a quella velata allusione sul menefreghismo maschile con il tuo postulato sulla “Scelta di non vedere”: