Sbatti il mostro in prima pagina: “Eravamo Soltanto Amici” sul Tirreno e non hai neanche dovuto spacciare niente
Certo si, son soddisfazioni.
Certo si, “Il Tirreno” nella sua veste locale è l’equivalente del “Paparsera” in quel di Paperopoli, ma la cosa che maggiormente ti fa piacere è il fatto di finirci sopra senza essere stato beccato a spacciare in pineta con l’amico Aziz o senza aver fatto quegli strani traffici intorno alla diga del Bilancino. Non dimentichiamo poi che stai respirando ancora, e di morte violenta e/o malattie rare e incurabili neanche l’ombra. Alla luce dei fatti oseresti dire che questo articolo lo puoi includere nella sotto-cartella dei “successi da 200 lire” del folder “Quello che ti piacerebbe diventare”.
C’è anche il fatto che è la prima volta che compari su un giornale con questo piglio arrogante. Diciamo pure che è la prima volta in assoluto se non conti quel quadretto di 5×5 centimetri che ti fece sudare la tua ex casa editrice ( i giovini oldin ) ai tempi di “Cento di questi giorni”. Ne sei oltremodo soddisfatto e ringrazi il dio dei giornalisti disperati per averti concesso questo spazio.
Ovviamente la classifica dei più venduti non ti vede neanche lontanamente nelle vicinanze, neppure in orbita se vogliamo dirla tutta. Però accarezzi il sogno di leggere il titolo del tuo libro tra quelli più venduti, e pensi che se ci stanno “La repubblica dei Barbapapà” e “Draghi, Streghe, Fantasmi della Toscana” forse magari una speranza per uno come te, in fondo, ma proprio in fondo, ci potrebbe anche essere. Chissà?